La Slovenia é stata la prima tappa di uno dei viaggi più belli della mia vita. I Balcani hanno un’ offerta talmente ampia e variegata che scegliere le tappe da fare è stata un’impresa. Per questo motivo, le due settimane che avevo preventivato sono diventate più di un mese. I miei unici compagni uno zainone e una borsa con colori e sketchbook. Per la mia prima volta in questa bellissima penisola, son voluta partire dai grandi classici inserendo anche qualche piccola perla, ma non potevo farmi sfuggire le capitali e le località più famose.
Il mio viaggio è iniziato dalla mia città: Cagliari. Da qui, volo per Milano Bergamo, poi bus per Brescia (con Autostradale) e un altro bus diretto a Lubiana (con Flixbus). Il viaggio è abbastanza lungo e stancante, circa 6 ore, ma per me le vale tutte. Da Milano a Lubiana, decine di tipologie di paesaggi, decine di profili e poi lo shock della Slovenia: VERDE. Una natura permeante che non ti abbandona neanche quando arrivi in città. Lubiana è infatti una città verde, la più ecologica d’Europa nel 2016 ed è anche molto graziosa e a misura d’uomo.
La mia visita come sempre si è svolta tra musei e location più o meno famose. Il primo giorno ho semplicemente optato per un breve giro della città visto che ormai erano le 19:00 e per concludere, concerto in un locale che pare sia abbastanza famoso qui a Lubiana: il Prulček. Consultate la loro pagina, ci sarà sicuramente un concerto da andare a vedere. La sera che ci sono andata si sono esibiti i Tygroo, un gruppo davvero carino di cui ho comprato anche il disco.
Il giorno dopo sono finalmente andata alla scoperta della città e per farlo ho acquistato la Ljubljana Card che mi ha dato modo di noleggiare una guida digitale, entrare nei musei, usare i pullman e fare anche un giro in bici grazie al bike sharing cittadino (e tanto altro!). Prima tappa: Ljubljanski grad. Da Krekov Trg ho preso la funicolare che mi ha portato sulla cima di Lubiana. Qui ho visitato le stanze, il Museo delle Marionette e la Mostra stabile Storia della Slovenia. É il luogo perfetto per godere di una vista completa sulla città.
Ho proseguito verso la Narodna galerija. In un edificio costruito nel 1896 è ospitata una raccolta di pittura dal Medioevo al XX secolo.
La galleria è nei pressi del Mestni park Tivoli, dove ho deciso di fare colazione nei tavolini proprio davanti all’ingresso del Castello. Per visitare il Parco ci sono vari percorsi, scegliete il vostro preferito e andate alla scoperta di questa bellissima distesa di verde di 500 km2.
Se il Muzej iluzij e Mednarodni grafični likovni center non mi hanno entusiasmato particolarmente, non posso dire lo stesso della Moderna galerija, probabilmente uno dei musei più interessanti che ho visto durante il mio viaggio. Al suo interno oltre a varie esposizioni temporanee, è possibile visitare la mostra stabile dell’arte slovena (ma anche yugoslava) del XX secolo. Prima di lasciare Lubiana, son stata a Metelkova Mesto. In origine era una caserma austroungarica condannata alla demolizione, ma su iniziativa di Mreža za Metelkovo questo luogo è stato salvato e convertito in una sorta di centro sociale dedicato alla crezione artistica e artigianale, produzione indipendente di musica, teatro, pittura, video, fumetto e scultura.
La mia avventura in Slovenia non è finita qui. La seconda tappa è stata Bled. Il pullman parte ogni ora dalla stazione dei bus di Lubiana e il biglietto a/r potrete farlo anche a bordo. Il costo è di 12,84 euro. Pur essendo una località molto turistica, la consiglio comunque perchè é uno di quei posti da vedere una volta nella vita. Gli amanti dello sport avranno tante opzioni e anche per chi ha desiderio di rilassarsi sarà perfetto. Al centro di questo meraviglioso lago blu si trova l’isola che ospita la Chiesa di S. Maria Assunta. Potrete raggiungerla con la “Pletna”, l’imbarcazione tradizionale fabbricata dai costruttori locali.
Ho proseguito la mia giornata passeggiando intorno al lago e poi al Blejski grad, un bellissimo castello medievale costruito su una rocca che sovrasta il lago. Qui potrete visitare la Tipografia (dove ho acquistato una cartolina stampata al momento con il torchio), il Museo sulla storia di Bled, la Cantina e il Laboratorio del fabbro.
Per finire, ho deciso di mangiare la Kremna rezina. Dicono che quella di Bled, all’Hotel Sava, sia l’originale: dalla base si susseguono uno strato di pasta sfoglia, crema alle uova, panna, ancora pasta sfoglia e uno strato di zucchero a velo. Questi giorni in Slovenia sono stati ottimi per cominciare la mia conoscenza di questa parte dell’Europa. Avevo ancora residui di paure e ripensamenti all’idea di viaggiare da sola, ma un’incontro con una persona mi ha aiutato ad ingranare. Nella casa in cui ero ospite c’era una coinquilina, una signora di 65 anni. Ha passato l’ultimo anno a girare il mondo e Lubiana era la sua ultima tappa.
A questo punto mi chiedo: a 21 anni, cosa mai dovrebbe fermarmi?