Quando hai scoperto la tua passione per il viaggio? Viaggio sin da quando ero piccola, quindi direi che quella per i viaggi è una passione che mi hanno trasmesso i miei genitori, soprattutto mia mamma, e che c’è sempre stata. Negli ultimi anni però è diventata quasi un’ossessione, i viaggi sono il mio chiodo fisso e prima ancora di essere tornata da un posto sto già progettando l’avventura successiva.
Cosa rappresenta il viaggio per te? Il viaggio per me è la possibilità di scoprire qualcosa di nuovo. Dai luoghi, al cibo, alla cultura. Sono sempre stata una persona estremamente curiosa e viaggiare è semplicemente il modo migliore per nutrire la mia curiosità. E poi il viaggio è il modo migliore per fare esperienze nuove e diverse dal solito e per crearsi dei ricordi che rimarranno con noi per sempre.
Quanto è importante condividere le emozioni e i racconti dei tuoi viaggi? Ci tengo moltissimo, proprio per questo ho iniziato a scrivere sul mio blog. Mentre organizzavo il mio primo viaggio on the road, leggere i diari di viaggio online è stato utilissimo ed interessante, mi ha fatto appassionare ancora di più alla meta che avevamo scelto. In qualche modo i racconti di altri viaggiatori hanno nutrito ancora di più la mia voglia di scoprire quei luoghi, quindi ho deciso che una volta tornata avrei cercato di fare lo stesso per qualcun’altro. Poi devo dire che cercare le informazioni più utili per i miei viaggi mi porta via sempre molto tempo, quindi raccontare le mie esperienze è anche un modo per me di condividere i frutti delle mie ricerche, così che possano forse essere di aiuto anche per altre persone.
Cosa rappresenta per te Wanderoo? Lo consiglieresti? Organizzare un viaggio da soli può essere abbastanza impegnativo e stressante e richiede sicuramente parecchio tempo. Quindi penso che Wanderoo sia una piattaforma originale, che può essere di grande aiuto per chi vorrebbe un viaggio personalizzato ma non ha il tempo di organizzarlo da sé.
Quale è il viaggio che ti ha colpito di più? Quale invece ti ha deluso? Il viaggio che più mi ha colpita per ora è stato senza dubbio quello in Scozia. È stato il nostro primo viaggio on the road ed era una meta che sognavamo da anni. Non avrebbe potuto essere più perfetto di quello che è stato! Mi ha delusa invece un week-end alle Cinque Terre l’anno scorso. Sicuramente abbiamo scelto il periodo sbagliato, perché era il ponte del 1° maggio e sembrava che tutto il mondo avesse deciso di ritrovarsi lì. Però, per quanto le Cinque Terre siano bellissime anche con la folla di turisti, ci aspettavamo comunque di meglio. Forse il problema è stato proprio lì, avevamo delle aspettative troppo alte.
La meta che consideri una seconda casa? Non credo che ci sia una meta che posso considerare una seconda casa. In realtà io non amo particolarmente tornare in un posto che ho già visitato, perché penso sempre che c’è tanto altro mondo da scoprire e che non posso perdere l’occasione di vedere un posto nuovo. E per sentirmi a casa in un posto mi serve famigliarità con quel luogo. A parte ovviamente Roma, dove vivo da sempre, l’unico altro posto che risponde a questo requisito è forse il Lussemburgo, che è stato la meta del mio Erasmus. Avendoci appena trascorso 5 mesi, posso dire di sentirmici un pochino a casa. Però è stata una meta particolare, non è stato un semplice viaggio ma proprio un pezzetto della mia vita.
Cosa non può mancare nel tuo viaggio? È una domanda difficile, perché dipende molto dal tipo di viaggio e dalla destinazione. Amo particolarmente la natura però, quindi se la meta ha qualche attrattiva naturale cerco sempre di includerla. Poi amo visitare i musei, provare la cucina del posto e cercare i panorami migliori.
Quali sono i viaggi che hai come sogno nel cassetto? In assoluto il mio sogno più grande sarebbe quello di fare il trekking in Nepal per raggiungere il campo base dell’Everest. Poi potrei scrivere una lista infinita di “viaggi nel cassetto”, ma quelli che vengono subito dopo il campo base dell’Everest cambiano un po’ da periodo a periodo, a seconda dell’ispirazione. Di sicuro sogno la Transiberiana, il viaggio in treno da Mosca a Vladivostok. Poi la natura sconfinata della Nuova Zelanda, il fascino dei templi della Cambogia e la magia di Machu Picchu. E poi l’on the road per eccellenza, la Route 66 da Chicago a Santa Monica.
Raccontaci come il viaggio ti ha cambiato. Diciamo che per natura io sono una persona che non si adatta facilmente. Né agli ambienti, né alle persone. Ovviamente se davvero ami viaggiare, dopo poco ti rendi conto che l’adattamento è una componente fondamentale del viaggio. Devi adattarti al cibo, ai luoghi, alle persone. A diverse concezioni di “pulizia e igiene”. Al diverso in generale. E se non ti adatti rischi di perderti delle grandi esperienze. Quindi anche se ammetto che certe volte faccio ancora tanta, anzi tantissima, fatica ad adattarmi, credo che viaggiare in questo mi abbia e mi continui a cambiare. Ho imparato per esperienza che posso sopravvivere anche a situazioni che ad altri possono sembrare normali, ma in cui io non mi sarei mai immaginata, e che anzi magari saranno quelle di cui poi conserverò i ricordi migliori.
Raccontaci il tuo rapporto con Wanderoo: perché sei felice di far parte di questa community? Perché credo che quella alla base di Wanderoo sia un’idea originale e utile, che può aiutare tante persone a realizzare il viaggio che sognano. E poi perchè tutta la community condivide una grande passione per il mondo e per i viaggi!