Hinamatsuri è una ricorrenza che si svolge ogni anno il 3 di Marzo in onore delle bambine e delle ragazze.
LA STORIA
La celebrazione deriva dalle antiche usanze dell’ o-harae, una cerimonia di purificazione. In epoca Heian (794-1185) la corte imperiale praticava i rituali di purificazione due volte l’anno, riversando le negatività dei propri crimini e peccati su bambole di paglia o pezzi di legno, che venivano poi rilasciati nei fiumi o nei mari. Questo antico cerimoniale porta il nome di “hina-nagashi”, bambola fluttuante. Alcune regioni del Giappone praticano ancora questi rituali di purificazione facendo galleggiare le bambole lungo i fiumi.
Verso la metà del 1400, i rituali di purificazione divennero usuali anche tra la gente comune e veri e propri “set” di bambole venivano acquistati e regalati alle bambine. La prima apparizione accreditata di bambole più elaborate si registra nel 1625, quando le donne della corte imperiale regalarono alla figlia dell’imperatore Go-Mizunoo, Okiko, delle bambole con cui giocare durante il Matsuri della pesca. Quando, nel 1629, Okiko divenne imperatrice con il nome di Meisho, l’Hinamatsuri divenne una vera e propria festa e la produzione delle hina-ningyo divenne popolare in tutto il paese.
I COSTUMI
Al centro dei festeggiamenti le hina nyngyo , le bambole che rappresentano l’imperatore (O-bina) e l’imperatrice (Me-bina) agghindati con abiti di epoca Heian. La decorazione con le bambole varia da un solo livello, con solo la coppia imperiale, fino a sette livelli con altri rappresentanti della corte (musici, ministri, dame…) e decorazioni varie (alberi, fiori di pruno, spade…). Ogni livello è chiamato hinadan.
L’ hina-kazari (il complesso della decorazione) è tradizionalmente acquistata per le bambine dai nonni materni prima del loro debutto alla festa Hinamatsuri, e tramandata di generazione in generazione. L’hina-kazari viene allestito dalle madri con le figlie qualche giorno prima del 3 Marzo e smontato immediatamente il giorno dopo, il 4 Marzo. Indugiare più a lungo per metterlo via porterebbe, per superstizione, un ritardo o addirittura nessun matrimonio futuro per le ragazze. Tuttavia, negli ultimi anni, alcune case e molti festival in Giappone lasciano esposte le bambole per alcune settimane o per tutto il mese.
Con i pochi spazi concessi dalle abitazioni di città e i ritmi della vita moderna, alcune famiglie optano per hina-ningyo più piccole, delle dimensioni di un palmo di una mano, in vetro o porcellana. Molto diffusi anche i quadretti da parete.
LA FESTA E I SUOI SIMBOLI
Hinamatsuri è una festa “recuperata” durante la modernizzazione del Giappone nel periodo Meiji, perché si allineava ad alcuni valori che il governo voleva sostenere. La celebrazione simboleggia il matrimonio e la famiglia, con un moto di speranza e prosperità per le generazioni a venire. Le bambole, che rappresentano imperatore ed imperatrice, promuovono anche il rispetto per il trono.
Durante Hinamatsuri, le bambine/ragazze e le loro madri organizzano feste per amici e parenti in una celebrazione molto vivace e colorata. Gli ospiti possono godere di chirashizushi (pesce crudo, verdure e uova strapazzate), hina-arare (cracker di riso) , hishi-mochi (mochi di colore bianco, verde e rosa), sakura mochi (mochi rosa avvolto in una foglia di ciliegio), amazake (sake dolce e non alcolico) e shirozake.
Tradizionale di questa festa è anche la ushio-jiru, una zuppa chiara a base di vongole. Così come le due parti di una conchiglia sono uniche e combaciano tra loro, così deve essere l’amore e il matrimonio. La vongola quindi, come simbolo dell’armonia di coppia e come augurio a tutte le bambine che festeggiano di un felice matrimonio in futuro.
Non hai bisogno di essere una madre o una figlia per goderti l’Hinamatsuri! Dai un’occhiata a varie regioni del Giappone e di oltreoceano che ospitano celebrazioni e allestimenti per essere apprezzati da tutti!