Bayon è uno dei templi più visitati e fotografati di tutta Angkor; inoltre è avvolto dal mistero, infatti poco si sa della sua funzione e di chi sia il volto riprodotto sulle sue guglie e questo non fa altro che incrementare il suo fascino agli occhi dei viaggiatori.
Costruito intorno al 1190 d.C. dal re Jayavarman VII, Bayon è un tempio buddista ma incorpora elementi della cosmologia indù.
La città di Angkor Thom fu costruita come una piazza, i cui lati corrono esattamente da nord a sud e da est a ovest; nel centro esatto della città murata, il tempio di Bayon rappresenta l’intersezione tra cielo e terra.
Bayon è noto per le sue enormi facce di pietra del bodhisattva Avalokiteshvara, ognuna rivolta verso l’esterno e che veglia su ogni punto cardinale. La curiosa immagine sorridente, pensata da molti come un ritratto dello stesso Jayavarman, è stata soprannominata da alcuni la “Gioconda del sud-est asiatico”. Ci sono 51 torri più piccole che circondano Bayon, ognuna con quattro facce proprie.
I volti serenamente sorridenti sono scolpiti su torri di pietra in tutto il tempio Bayon ad Angkor Thom, che letteralmente significa la Grande Città.
Quattro facce, che guardano verso le direzioni cardinali, sono scolpite sui lati di cinquantaquattro torri erette al tempio di Bayon. La conservazione di molte delle torri, tuttavia, è scarsa, quindi è difficile sapere esattamente come furono scolpite tutte le torri. Rimangono oltre 200 volti sorridenti giganti, ma una volta potrebbero esserci state tra le cento e le duecento torri, ciascuna con quattro facce. Queste strutture sono conosciute come “torri facciali”.
Il tempio di Bayon è circondato da due lunghe mura con una straordinaria raccolta di scene in bassorilievo di eventi leggendari e storici. In totale, ci sono un totale di oltre 11.000 figure scolpite su 1,2 km di mura. Probabilmente erano originariamente dipinti e dorati, ma questo è da tempo sbiadito.
I bassorilievi sulle pareti esterne delle torri Bayon raffigurano racconti storici eroici e scene di vita quotidiana Khmer. Jayavarman VII era un abile comandante militare che respinse gli attacchi del regno Champa prima di diventare il re Khmer e intraprendere un enorme sforzo per costruire templi in pietra e altri monumenti.
Alla fine, fu il regno siamese con sede in quella che oggi è la Thailandia, che saccheggiò Angkor nel 1431 e pose fine al potere regionale del regno.